Dermatoscopia e videodermatoscopia sono tecniche non invasive che permettono l’analisi e la valutazione delle lesioni cutanee al fine di individuare tempestivamente eventuali melanomi, ma anche la diagnosi accurata di patologie di natura infiammatoria.
Evoluzioni diagnostiche
Nel corso degli ultimi anni sono stati fatti grandissimi passi avanti nella diagnosi precoce del melanoma. La più importante riguarda la dermatoscopia.
L’epiluminescenza/dermoscopia è una metodica assolutamente non invasiva che si esegue in vivo (cioè direttamente sulla cute del paziente, durante la visita).
L’analisi delle lesioni cutanee viene effettuata tramite il dermatoscopio ottico, grazie al quale si analizza la struttura morfologica della lesione e si possono valutare la specifiche strutture interne che la costituiscono.
Grazie all’avvento della dermatoscopia si è in grado di riconoscere tempestivamente ed asportare melanomi di piccole dimensioni ed in una fase molto iniziale. Ormai questa metodica non invasiva andrebbe sempre usata durante una visita dermatologica, in quanto non solo aiuta nello scovare melanomi in fase iniziale, ma permette anche una maggior raffinatezza diagnostica in altre patologie, quali quelle infiammatorie.
Dermatoscopia Analogica e Digitale
Si parla di dermatoscopia o epiluminescenza analogica, quando si utilizza il dermatoscopio manuale, uno strumento ottico in grado di fornire ingrandimenti prevalentemente compresi le 10 e 20 volte. Lo strumento più utilizzato ad oggi è il dermatoscopio polarizzato ad immersione.
Esiste poi la videodermatoscopia digitale computerizzata che consiste nell’acquisizione di immagini ingrandite al computer (da 30 a 80 volte). E’ un’indagine di II livello, la cui indicazione è data dallo specialista dermatologo quando ritiene indicata la registrazioni di immagini di lesioni da tenere “sotto controllo”.
Le immagini vengono “salvate” su un database per poterle confrontare al controllo dermatologico successivo.
Con la videodermatoscopia si è in grado di acquisire più lesioni cutanee e fare una “mappa” delle loro relative localizzazioni nelle varie sedi corporee.
Entrambe le metodiche (dermatoscopia manuale e videodermatoscopia digitale computerizzata) consentono un buon giudizio clinico sulle lesioni osservate ma la videodermatoscopia computerizzata ha il vantaggio di poter confrontare le immagini ai controlli clinici successivi monitorando nel tempo ed in modo obiettivo l’evoluzione clinica di lesioni sospette.
Il dermatologo utilizza di routine il dermatoscopio analogico ad ogni visita e pone indicazione alla mappatura computerizzata di lesioni ritenute meritevoli di monitoraggio periodico.