ULCERE CUTANEE Rappresentano uno dei maggiori problemi nel mondo occidentale. Secondo l’Osservatorio permanente della sanità, ne soffrono circa due milioni di italiani, ma quasi certamente il dato è sottostimato.
Nel nostro Paese ogni anno vengono spesi 1500 milioni di euro, il 2% del budget annuo della Sanità. Il 36% dei pazienti grava sull’economia familiare con costi da 100 a 300 euro al mese.
Stiamo parlando delle ULCERE CUTANEE croniche che non tendono a guarire spontaneamente per cause varie e che sono nella maggioranza dei casi dovute ad altre malattie, in particolare diabete, malattie vascolari e a tutte quelle disfunzioni che costringono il paziente a letto. Le forme più comuni sono l’ulcera venosa (la più frequente sia a livello mondale sia nazionale, di cui soffrono prevalentemente donne intorno ai 40 anni), da piede diabetico, da decubito, arteriosa-mista, reumatologica, neoplastica.
Le ulcere cutanee rappresentano una vera e propria piaga sociale e la cura rappresenta una delle prestazioni sanitarie più costose in assoluto. È fondamentale dare voce a questo tipo di malati. A volte neanche il paziente si rende conto della gravità e delle conseguenze di questa patologia, che deve acquisire una sua dignità di malattia. Purtroppo la realtà pugliese è ancora indietro sulle normative se paragonata a regioni come il Piemonte, la Lombardia e il Veneto che hanno adottato misure a favore del paziente.
La conoscenza è alla base della guarigione, questo è il motto dell’ associazione AVUC, senza dimenticare che intorno a un’ulcera non c’è solo una ferita, ma anche una persona.